Un Mondiale che resterà nella storia. La Nazionale Italiana FISDIR di nuoto ha concluso a Bangkok un’avventura sportiva ed umana straordinaria, capace di unire risultati tecnici di altissimo livello e la forza di un gruppo che ha dimostrato compattezza, entusiasmo e spirito di sacrificio. Sei giorni di gare intensi, che hanno visto l’Italia confrontarsi con 31 nazioni provenienti da tutto il mondo, in un contesto tecnico mai così competitivo e vicino agli standard della federazione internazionale di nuoto.
Gli azzurri hanno risposto con numeri eccezionali: 38 medaglie complessive – 9 ori, 11 argenti e 18 bronzi – impreziosite da due record del mondo e da una serie di prestazioni che hanno posto la squadra italiana tra le grandi protagoniste di questa edizione dei Virtus World Championships.
L’Italia chiude al 7° posto nel medagliere mondiale, un piazzamento che conferma la crescita del movimento e il valore internazionale della nostra Nazionale.
Oltre al medagliere, ciò che resta è la crescita di un movimento che ha saputo confermare la propria solidità e, allo stesso tempo, guardare al futuro con la consapevolezza di avere a disposizione una generazione di atleti giovani e talentuosi, pronti a scrivere nuove pagine di storia sportiva.
Il Presidente Francesco Ambrosio ha scelto parole profonde per raccontare il valore di questo Mondiale, andando oltre il semplice risultato sportivo:
«Raccontare ciò che hanno fatto i nostri ragazzi a Bangkok non è semplice: potrei definirli meravigliosi, eccezionali, grandiosi. Ma il modo migliore per descriverli è dire semplicemente noi.
Noi siamo quelli che riescono a stabilire record del mondo, quelli che portano il cuore oltre l’ostacolo, che ogni giorno lottano non solo in allenamento, ma soprattutto contro l’indifferenza di una società che troppo spesso non riconosce il loro valore.
Questo Mondiale lo dedico a chi non ha mai creduto in noi, a chi continua a non farlo, con la speranza che apra finalmente gli occhi e capisca che i nostri atleti sono veri sportivi: forti, determinati, capaci di sacrifici enormi.
Sono ragazzi che rinunciano a tanto – al tempo libero, a uscite con gli amici, a comodità quotidiane – perché lo sport è la loro vita, la loro strada, il loro sogno. E per tutti loro il sogno più grande resta quello di arrivare alle Paralimpiadi.
La FISDIR non è solo sport: è un progetto di vita, che insegna a crescere, a realizzarsi, a dimostrare al mondo il talento e la forza delle persone con disabilità intellettivo-relazionale. Ecco perché non servono aggettivi altisonanti: bastano due parole semplici, ma vere. Sono atleti. Sono i nostri atleti».
Grande entusiasmo anche da parte della Capo Delegazione, Nicoletta Carnevale, che ha sottolineato la forza e l’immagine della squadra azzurra:
«Una trasferta straordinaria, arricchita da tantissime cose: l’ottima organizzazione, i risultati degli atleti, i record mondiali, un’equipe tecnica che ha saputo lavorare in sinergia. E poi ci sono i risultati che sono quelli che devono parlare, i risultati di grandissimi atleti, gli atleti della FISDIR che hanno rappresentato l’Italia nel mondo in maniera eccelsa.
Mi sono sempre chiesta come mai l’Italia fosse sotto l’occhio attento e osservata dalle altre nazioni. Beh, direi che chiunque avesse potuto vivere con noi un Campionato del Mondo del genere avrebbe trovato la risposta: l’Italia è una squadra eccezionale. Viva la squadra di nuoto FISDIR italiana!».
Il Referente Tecnico Nazionale, Marco Peciarolo, ha tracciato un quadro complessivo delle gare:
«A conclusione di questa trasferta dei Campionati del Mondo di nuoto Virtus a Bangkok vorrei tracciare un bilancio della spedizione azzurra che si chiude con molti segni positivi. Un bottino di medaglie importanti, sintomo di una nazionale in forma, giovane e rinnovata, pronta a crescere ancora negli anni a venire.
È stato un Mondiale difficile: rispetto ai Global Games di Vichy 2023 abbiamo trovato un livello tecnico molto più alto, vicino a quello delle competizioni internazionali della federazione mondiale di nuoto.
Nonostante le difficoltà iniziali dovute a viaggio e fuso orario, le medaglie, i due record del mondo e le tante finali conquistate ci dicono che la spedizione ha avuto il segno positivo. Sono molto soddisfatto dei ragazzi e orgoglioso di uno staff che ha fatto vivere all’Italia un’esperienza di enorme valore».
Il tecnico Roberto Cavana Responsabile II2, ha voluto sottolineare il percorso degli atleti con Sindrome di Down
«Per i ragazzi è stata una trasferta durissima, non erano abituati a sei giorni di gare. Il primo giorno abbiamo risentito del fuso, ma dal secondo le cose sono cambiate e sono arrivati risultati straordinari. Tutti gli atleti sono andati a medaglia, senza differenze: si sono comportati tutti bene.
Le staffette II2 sono state l’unica squadra a vincere tutte le prove, conquistando cinque ori e un record del mondo. Per me è stata una delle migliori trasferte dal 2008 ad oggi: ringrazio i ragazzi per i sacrifici e la determinazione, e la FISDIR per averci dato la possibilità di portare in gara atleti che hanno dimostrato la voglia di dare il massimo».
Il tecnico Corrado Rametta, responsabile delle classi II1 e II3, ha evidenziato il salto di qualità della competizione e la compattezza del gruppo:
«Quando abbiamo iniziato a lavorare alla squadra eravamo convinti della qualità del gruppo scelto. Poi, con le start list, abbiamo visto un livello esponenzialmente più alto del previsto e questo inizialmente mi ha preoccupato. Alla fine, però, l’armonia dello staff e la motivazione dei ragazzi hanno fatto la differenza, portandoci a superare i risultati di Vichy 2023, con 38 medaglie conquistate in un contesto molto più competitivo.
Sono estremamente soddisfatto: abbiamo vinto la scommessa con la classe II3, portando per la prima volta una staffetta e andando sempre a medaglia, e con l’inserimento di una nuova atleta che ha portato a casa tre podi in una categoria difficilissima.
Ringrazio i ragazzi, le famiglie, i tecnici di base e tutto lo staff: abbiamo dato voce, cuore ed energia per far sì che l’Italia potesse raggiungere questi risultati. Forza Italia!».
Con le voci del Presidente, del Capo Delegazione, del Referente Tecnico e dei tecnici, l’Italia chiude i Virtus World Championships di Bangkok con un bilancio che va ben oltre le 38 medaglie conquistate: è il segno tangibile di una squadra compatta, giovane e ambiziosa, pronta a crescere ancora e a scrivere nuove pagine di storia paralimpica.
