Il mezzofondista dell’Anthropos abbassa il tempo degli 800 metri outdoor
Dopo aver ritoccato, nelle settimane precedenti il proprio primato italiano dei 1500, l’atleta dell’Anthropos Civitanova Ndiaga Dieng ha dato un ulteriore colpo d’ascia anche quello che aveva realizzato negli 800 lo scorso 18 ottobre a Brisbane (AUS) (1’54″36) ai Global Games. In quella occasione la prestazione gli aveva consegnato il gradino più alto del podio.
A Macerata nel corso del Meeting “San Giuliano” di sabato 5 settembre, Ndiaga ha corso in 1’52″66 migliorando quella prestazione di ben 1″70. In realtà Dieng già nel corso delle indoor, laddove ottenere prestazioni è ben più complicato, aveva corso in 1’52″96. In ogni caso nulla toglie alla prestazione che, anzi, se analizzata da un punto di vista tecnico assume valore ancor più rilevante. Gara praticamente senza avversari che lo potessero impensierire, anche se qualcuno ha provato ad impostare un rimo forsennato dall’inizio. Ndiaga non ha lasciato spazio a nessuno ottenendo un passaggio stratosferico ai 400 (54″14), poi l’assolo fino al traguardo. La mancanza di avversari che lo potessero impegnare sino alla fine probabilmente non gli ha consentito di ottenere un risultato ancora più importante. Tale situazione si presenterà, però, fra due settimane a Grosseto in occasione dei Campionati Italiani Promesse.
Dieng è stato protagonista anche di un’altra prova di grande spessore nella giornata di domenica 6 settembre a Fermo, dove era in programma un Meeting TAC, in cui si è cimentato nei 400. Ndiaga ha fermato il cronometro a 50”30, a soli 57 centesimi dal primato italiano di Ruud Koutiki stabilito a Swansea nel 2014 in occasione degli europei IPC. Il passaggio di 24″3 ai 200 è onesto, ma probabilmente nella parte finale è riaffiorata la fatica del giorno precedente. Un altro piccolo grande tassello verso la crescita dell’atleta, che sta capitalizzando l’ottimo lavoro tecnico svolto dallo staff FISDIR coordinato dal Referente Tecnico Nazionale Mauro Ficerai e da Maurizio Iesari (AVIS Macerata).