Oldani: “La ripresa della Serie A trascinerà anche il movimento FISDIR”
Nella settimana che sancisce la ripartenza del calcio italiano con la disputa delle semifinali di ritorno della Coppa Italia, il pensiero va inevitabilmente ai nostri protagonisti in ambito FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), in special modo agli atleti con sindrome di Down. Se un anno fa la Nazionale di Gianluca Oldani batteva il Messico per 3-1 (gol di Fasanella, Sfreddo e Piggio) conquistando il bronzo mondiale, oggi si analizzano i criteri di ripresa delle attività dopo il lockdown imposto dall’emergenza COVID-19.
“Un anno fa di questi tempi giocavamo la finale per il terzo posto al Campionato del Mondo, – spiega il CT – mentre oggi affrontiamo una partita ben diversa. È stato un 2020 molto strano, avremmo dovuto preparare i Trisome Games in Turchia per difendere il titolo conquistato quattro anni fa”. Già, i Trisome Games, il più grande evento sportivo multidisciplinare riservato alla sindrome di Down e inaugurato nel 2016 a Firenze con un’edizione a dir poco memorabile per i nostri colori e rinviato al 2024 a causa della pandemia. “Con il fermo di tutto lo sport, ci siamo trovati ad affrontare una sfida inattesa, quella contro il coronavirus. È stato molto difficile per i nostri ragazzi, con i quali ci siamo sentiti sfruttando tutti i mezzi tecnologici a disposizione come la chat attivata dopo la vittoria del Mondiale nel 2017 in Portogallo. I ragazzi con sindrome di Down sono molto estroversi, hanno molta energia e dover stare chiusi in casa non è stato facile per loro. In queste settimane hanno proprio sentito il bisogno di stare insieme, ridere e abbracciarsi durante una seduta di allenamento su un campo di calcio, per quanto riguarda noi, in piscina o in una pista di atletica, per allargare il ragionamento ad altre attività federali. La cosa complicata, oltre a non poter far sport, è stata la mancanza di vivere il gruppo”.
E che gruppo. La storia di questa Nazionale è straordinaria: nel 2016 l’oro ai Trisome Games, un anno dopo il titolo di Campione del Mondo conquistato in Portogallo e poi ancora vice campione d’Europa nel 2018 e il terzo posto ai Mondiali brasiliani del 2019.
“In accordo con il nostro Referente Tecnico Roberto Signoretto abbiamo avviato un primo ciclo di lavoro prettamente atletico, per poi inserire gradualmente qualche esercizio di tecnica individuale con il pallone. Determinante, in questo frangente, è il lavoro delle società di appartenenza dei ragazzi, in grado di tenere viva la passione che li caratterizza e soprattutto di riproporre la sfida quotidiana dell’indipendenza, che passa anche attraverso la pratica sportiva. Quello che succederà il 12 giugno con la Coppa Italia è un altro tassello verso il ritorno a una socialità che manca, verso la normalità. È una parola che viene usata tanto in questo periodo, ma per noi è un concetto già superato. Mi auguro – conclude Oldani – che la ripresa dell’alto livello possa alimentare la speranza di tutti noi di rivedere i nostri ragazzi e di riprendere la programmazione da dove l’abbiamo lasciata”.