Sono sei nuovi primati italiani registrati nella prima giornata di gare.
Sicuramente surreale per la mancanza di pubblico, la prima giornata del Campionato italiano di atletica leggera indoor FISDIR ha comunque regalato nuovi record.
Il primo acuto, in tal senso, arriva da Chiara Zeni, che nei 60 metri C21 (sindrome di Down) scende sotto il muro dei 10 secondi e ferma il cronometro a 9”82, migliorando il record da lei fissato lo scorso anno qui ad Ancona (10”10) e stabilendo il nuovo record europeo IAADS di categoria.
Altri quattro record italiani arrivano nella categoria OPEN, nella quale Andrea Mattone (ASHD Novara) migliora di 1 centimetro il suo primato nel salto in alto, arrivando a 1,52.
Il terzo record italiano di giornata porta la firma di Alessio Talocci (Anthropos), che nel getto del peso allunga la fettuccia fino a 10,67, ritoccando un record italiano che resisteva dal lontano 2013.
Marta Bidoia (Atletica Riviera del Brenta) è la nuova regina dei 400 metri, abbassando di 13 centesimi il precedente record di Laura Dotto e chiudendo la gara in 1’10”18. Laura Dotto che risponde subito nei 1500 metri, con un 5’11″17 che toglie quasi 15 secondi al precedente primato italiano del 2019.
Dalla pedana, ma questa volta outdoor, si registra anche l’acuto di Luigi Casadei (Anthropos) che nel lancio del giavellotto, supera i 50 metri (51,35), stracciando il suo precedente record di 49,45 conquistato agli Assoluti di Pescara.