Polisportiva Girasole, 2000 mila euro donati al Comune di Carbonia - Fisdir Fisdir

Polisportiva Girasole, 2000 mila euro donati al Comune di Carbonia

Il Presidente De Nardis: “Mi è sembrato un atto doveroso sostenere chi è in difficoltà”

Sono tante le storie di solidarietà che in queste settimane accompagnano il movimento sportivo legato alla FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), capace di sostenere diverse iniziative durante questo periodo di emergenza causato dalla pandemia da COVID-19. Non ultima quella che arriva dalla Sardegna, con la Polisportiva Girasole che ha donato 2000 euro al Comitato Organizzativo Comunale (COC) di Carbonia, città in cui la società presieduta da Enzo De Nardis svolge attività sportiva per i suoi 17 atleti tesserati.

A Carbonia, così come in tutta Italia, c’è molta preoccupazione per questa emergenza sanitaria – dice De Nardis – ma finora la situazione dei contagi qui è buona. Ovviamente la nostra attività sportiva è ferma e mi sembrava quindi doveroso contribuire al sostegno delle famiglie e delle persone in difficoltà. La cifra di 2000 euro che abbiamo donato, sarebbe stata utilizzata per affrontare le trasferte regionali o nazionali per partecipare ai vari eventi sportivi. Venuta a mancare questa prospettiva, abbiamo deciso di dare un contributo alla collettività. Purtroppo il nostro territorio sta attraversando una crisi economica da diverso tempo e con la comparsa del coronavirus è ancor più importante riuscire a supportare la comunità locale.”.

Negli anni, la Polisportiva Girasole ha saputo imporsi a livello nazionale soprattutto nella disciplina delle bocce riservata ad atleti con disabilità intellettivo-relazionale, nella quale vanta gli attuali campioni d’Italia nel livello agonistico, sia nel singolo (Antonio Amasio) che nella coppia (Federico De Montis e Antonello Serra).
Nel 2014 il sodalizio carboniense aveva ospitato le fasi finali nazionali del campionato di calcio a 5 FISDIR, dando dimostrazione di una grande capacità organizzativa accogliendo ben 12 squadre formate da atleti con disabilità intellettivo-relazionale.

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