L'inno di Mameli nel cielo di Reims - Fisdir Fisdir

L’inno di Mameli nel cielo di Reims

Un solo atleta, tre medaglie, due oro e un argento. Basterebbero queste semplici parole per descrivere un successo targato Ruud Koutiki.L’atleta dell’Anthropos conquista il mondo della velocita Inas nell’ottava edizione dei Mondiali di Atletica Leggera Indoor in programma a Reims, vincendo l’oro nei 60 metri, conquistando la medaglia più pregiata nei 200 e andandosi a prendere – da autentico talento – anche l’argento sui 400, un riconoscimento sul quale forse all’inizio non tutti potevano credere, nonostante alla vigilia della partenza per Reims fosse stato lo stesso referente tecnico nazionale Ficerai a testimoniare i netti miglioramenti manifestati negli ultimi tempi.

L’accesso alle finali dei 400 e dei 60 metri nella giornata di sabato sembrava penalizzare l’atleta azzurro: correre prima i 400 e dopo due ore i 60 metri poteva risultare decisivo nell’economia finale delle prestazioni; e invece il marchigiano, a dispetto delle previsioni iniziali, gestiva in maniera fantastica la gara dei 400 prendendosi l’argento e a seguire stravinceva l’oro sui 60 metri, con un 7”06 all’arrivo che frantumava in un colpo solo il personal best fissato nelle qualificazioni ed il record europeo dello spagnolo Exposito.

Ma la tela disegnata da Ruud doveva ai suoi occhi non apparire ancora così perfetta (nonostante quanto accaduto nel giorno precedente), perchè il campione mondiale sui 100 metri ai Global Games 2011 ed attuale campione europeo sui 200 metri indoor si andava a prendere anche il titolo mondiale dei 200 metri, corsi ancora una volta con personale: 22”95.

Sapevamo tutti che Ruud era forte, ma pensare di vincere tre medaglie in un colpo solo era auspicabile ma non immaginabile, soprattutto perchè stiamo parlando di un evento mondiale e dunque della massima espressione per l’atletica leggera“, questo il commento del Presidente Federale Marco Borzacchini che prosegue: “E’ un momento importante per il nostro movimento perchè testimonia che sempre più, a grande velocità, ci stiamo avvicinando verso un sogno chiamato Paralimpiade, un obiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere già dalla prossima edizione di Rio de Janeiro e che stiamo coltivando con il lavoro quotidiano di tutti, dirigenti, tecnici,  famiglie e soprattutto dei nostri straordinari atleti. Lavoriamo in prospettiva ma i nostri sforzi, nel presente, sono ripagati da queste emozioni che oggi ci sta concedendo Ruud. Godiamoci questo momento ma non abbassiamo l’asticella perché la strada è tracciata ma ora bisogna seguirla credendo nelle potenzialità del nostro movimento“.

Raggiante il referente tecnico nazionale Mauro Ficerai: “Due medaglie d’oro e una d’argento sono frutto di prestazioni importanti compiute da Ruud. Sono contento, felice perchè conoscevo il suo valore nei 60 e nei 200 metri ma pensare di vincere anche nei 400 era  solo un sogno all’inizio. C’è riuscito Ruud con una gestione della gara perfetta in finale, che precedeva di sole due ore quella sui 60. Ha risposto non bene, di più, e ora festeggiamo. Vincere è sempre magnifico, farlo in casa dei cugini francesi, davanti al loro pubblico e battendo molti loro velocisti ancora di più!“.

I sogni a volte diventano realtà, quello di Ruud svelato alla partenza è diventato tale. Ora piedi ben saldi a terra, il lungo viaggio per Rio de Janeiro sta appena cominciando. Ma tre spari nel cielo di Reims sono stati esplosi… la caccia all’obiettivo è iniziata davvero!

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