Global Games 2015: l'Italia rinuncia alla partecipazione - Fisdir Fisdir

Global Games 2015: l’Italia rinuncia alla partecipazione

Riceviamo dal Presidente Federale Marco Borzacchini la seguente comunicazione:

Che la scelta di disputare la 4a edizione dei Global Games in Ecuador fosse una scelta a dir poco ardita, non priva di interrogativi, era chiaro sin dall’inizio. Il Board internazionale di INAS l’aveva annunciata troppo frettolosamente, senza valutare adeguatamente che l’Ecuador è un paese nuovo a queste esperienze, con un numero di atleti registrati assolutamente esiguo e soprattutto senza precedenti significativi in tema di sport per la disabilità intellettiva.

Quando poi a Wakefield nel mese di febbraio, durante una riunione del Board di Inas Europa, ci è stato anticipato a sei mesi dall’evento, che la location era stata spostata da Guayaquil, in riva al mare, a Quito, la capitale, e Lacatunga, siti entrambi oltre i 2.700 metri di altitudine, siamo rimasti tutti a dir poco attoniti.  Evidentemente nessuno aveva considerato i problemi di acclimatamento degli atleti e le possibili conseguenze, non solo per loro, della ridotta presenza di ossigeno.

Preso atto di questa decisone, nel consiglio federale dello scorso 14 marzo, sentito il parere del nostro medico federale e dei referenti tecnici nazionali delle discipline interessate, ovviamente negativo, abbiamo deciso a malincuore che l’italia non parteciperà a questo evento.

L’assemblea dell’INAS svoltasi a Sheffield il 13 aprile scorso ci ha poi confermato l’assoluta impreparazione e approssimazione degli organizzatori sia per quanto riguarda le venue dell’evento, essendo tre impianti ancora in ristrutturazione, sia per quanto riguarda la accomodation spalmata in oltre 20 alberghi di Quito, con ovvie prevedibili difficoltà di trasporto da e per gli impianti. In compenso ci si è affrettati a spiegare che un enorme supporto sanitario è stato previsto a tutela della salute degli ospiti, quasi se ne prevedano i problemi.

Le responsabilità dell’attuale Board di INAS sono evidenti e le motivazioni addotte a supporto di questa scelta scellerata assolutamente irricevibili, se non fosse perchè “ballano” un milione di dollari americani messi a disposizione degli organizzatori dal governo ecuadoregno.

Sempre a Sheffield siamo stati sollecitati dalla direzione tecnica internazionale ad organizzare il prossimo anno in Italia i mondiali di atletica indoor e i mondiali di tennis.

 Se INAS international naviga a vista, INAS Europa, di cui sono stato chiamato a far parte in qualità di Tesoriere, ha intrapreso sicuramente nuove strade. Si è deciso infatti di concentrare le gare continentali nel corso del quadriennio paralimpico in due grandi eventi pluridisciplinari: i “winter games” (sci alpino, sci nordico, parahockey, cross country) la cui prima edizione si volgerà il prossimo anno a Zakopane (Polonia) e i “summer games” (atletica, nuoto, tennis, tennis tavolo, calcio a 5, basket, rowing) la cui prima edizione si svolgerà in Francia (probabile Parigi) nel 2018. Inoltre, su nostra proposta, per facilitare l’accesso alle gare continentali degli atleti giovani, non saranno previsti per loro limiti di ammissione in atletica e nuoto.

Infine ritengo utile anticipare che il settore C21 – a Sheffield si è tenuto il board della IAADS (atletica) – si va rapidamente espandendo avendo ormai raggiunto il numero di 42 nazioni aderenti alla SU-DS, l’organo di coordinamento internazionale delle federazioni di disciplina: atletica, nuoto, tennistavolo, judo, calcio. Forte è la nostra candidatura per il 2016 alla prima edizione dei “trisome games”, evento mondiale dedicato interamente alla classe C21, di fatto una olimpiade per gli atleti Down che comprenderà: atletica leggera, nuoto, nuoto sincro, tennistavolo, calcio a 5, judo, ginnastica e per la prima volta il tennis. Ci stiamo lavorando!

 

 

 

 

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