La Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali (FISDIR) desidera prendere le distanze dalle recenti dichiarazioni pubblicate dall’atleta Martina Caironi sui social media in merito alla rappresentanza degli atleti con disabilità intellettivo-relazionale nei Giochi Paralimpici.
Pur comprendendo che tali affermazioni siano state probabilmente espresse con superficialità e senza l’intenzione di sminuire l’attività agonistica degli atleti con disabilità intellettivo-relazionale, riteniamo comunque tali dichiarazioni gravi. Questo perché Martina Caironi ha parlato in veste ufficiale di rappresentante degli atleti all’interno dell’International Paralympic Committee (IPC), una posizione che richiede particolare sensibilità e attenzione verso tutte le categorie di disabilità rappresentate.
Pur riconoscendo le difficoltà organizzative nel processo di integrazione di nuove categorie e nell’ampliamento del programma dei Giochi Paralimpici, la partecipazione a tale evento non può e non deve essere considerata “esclusiva”. Al contrario, il principio fondante del movimento paralimpico deve essere quello dell’inclusività, un obiettivo da perseguire attraverso un impegno costante e un lavoro continuo. Ogni atleta, indipendentemente dalla propria disabilità, ha il diritto di vedere riconosciuti i propri sforzi e di essere ugualmente rappresentato nelle competizioni dell’IPC.
La FISDIR si impegna, attraverso la propria attività e il dialogo con gli organi competenti, a promuovere un programma di lavoro che miri ad una sempre maggiore inclusione degli atleti con disabilità intellettivo-relazionale, garantendo loro pari dignità e pari diritti rispetto agli atleti con altre disabilità, i quali attualmente godono di maggiori opportunità di accesso e rappresentanza ai Giochi Paralimpici.
Riteniamo che ogni atleta meriti di essere valorizzato per il suo talento e il suo impegno e continueremo a lavorare affinché il mondo dello sport paralimpico si muova sempre di più nella direzione dell’inclusività, senza lasciare indietro nessuno.