SU-DS International Championships: la delegazione italiana - Fisdir Fisdir

SU-DS International Championships: la delegazione italiana

Sarà una delegazione imponente quella che dal 21 al 26 Maggio sarà impegnata nella SU-DS International Championships, manifestazione pluridisciplinare che si terrà a Povoa de Varzim (Portogallo) organizzata dall’ANDDI Portugal.

29 persone tra staff ed atleti nelle tre discipline – atletica leggera, judo e tennis tavolo – che comporranno il programma ufficiale della manifestazione internazionale: oltre al capo delegazione, ruolo che verrà interpretato dal Presidente Federale Marco Borzacchini, ci saranno 3 tecnici per l’atletica leggera (Bano, Forani e Martinoli), 1 per il tennis tavolo (il Referente Tecnico Nazionale Salvatore Palermo) e uno per il Judo (Tiziana Berti), oltre a 2 componenti dello staff sanitario (Piera Marchettoni nell’area medica e Carlo Di Carlo in quella fisioterapica).

La disciplina con maggiori atleti sarà l’atletica leggera con 13 componenti, il judo e il tennis tavolo entrambe rappresentate da 4 atleti.

Di seguito riportiamo la delegazione che partirà per l’importante evento portoghese:

 Delegazione Italiana SU – DS International Championships

Il Presidente Federale Marco Borzacchini analizza con queste parole l’impegno in terra lusitana: “Sarà un evento straordinario che riguarderà gli atleti C21, per la prima volta impegnati impegnati in manifestazioni internazionali che riguardano le discipline del tennis tavolo e judo. Questo rappresenta un passaggio fondamentale sicuramente per il movimento che riguarda gli atleti con sindrome di Down, perché l’offerta sportiva che la SU – DS (Organismo Internazionale che racchiude sotto la sua egida le seguenti Federazioni Sportive Internazionali riservate ad atleti con sindrome di Down: DSISO – nuoto – , IAADS – atletica -, DSIGO – ginnastica -, ITTADS – tennis tavolo – e JUDOWN  – judo) riesce ora a dare è nettamente superiore rispetto a quanto non accadesse pochi anni fa, a dimostrazione dell’evoluzione imponente e continua che la disabilità intellettiva e relazionale sta avendo nel palcoscenico sportivo. Andremo in Portogallo consapevoli della nostra forza soprattutto in atletica leggera e coscienti del fatto che nel tennis tavolo e nel judo già erano stati compiuti passi importanti a livello nazionale che ora potrebbero concretizzarsi a livello europeo e mondiale”.

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